TERAMO – Notte movimentata con accoltellamento in centro storico di Teramo quella trascorsa. Zio e nipote di origini pugliesi ma residenti da anni della zona di via Longo, sono stati soccorsi in due distinti momenti e vie della città, perchè feriti nel corso di una colluttazione. P.B. 22enne, è stato suturato al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo per una ferita alla gola provocata con un coltello, che ha sfiorato l’arteria carotide, e giudicato guaribile in una decina di giorni; lo zio 32enne. D.S., è stato invece medicato e dimesso per una ferita alla nuca e a un orecchio, provocata con tutta probabilità da una bottigliata. Secondo la ricostruzione fatta dai due parenti agli agenti della volante, sarebbero stati aggrediti da un gruppo di giovani uomini di colore, perchè intervenuti a difesa di una ragazza teramana schiaffeggiata dagli stranieri. I riscontri alla vicenda però non ci sono finora, essendoci iunvece la testimonianza di una ventina di giovani teramani che hanno riferito della presenza di zio e nipote in evidente stato di alterazione dovuto all’alcol per le vie del centro storico tra le 23 e la mezzanotte, con fare provocatorio e lo zio in particolare in possesso di un coltello. Mentre il più giovane veniva soccorso dal personale del 118 in via Nazario Sauro e trasferito al Mazzini, a disarmare lo zio sono stati alcuni giovani ultras del Teramo che hanno fermato D.S. in piazza Martiri, proprio sotto al campanile del Duomo e lo hanno reso innocuo togliendogli dalle mani l’arma bianca. Non è escluso che il ferimento del nipote sia avvenuto inavvertitamente da parte dello stesso zio, in uno dei concitati momenti di agitazione di cui i due si sono resi portagonisti, sotto gli occhi dei centinaia di testimoni che ieri sera affollavano il centro storico di Teramo e segnalati sia al 112 che al 113 da numerose telefonate.